venerdì 12 marzo 2010

ARTE ITALIANA A FUKUKA ALESSANDRO MAUGERI E GIOIA VILLANOVA UNA TRUFFA TRA ITALIA E GIAPPONE

marzo 2010

Questa non e’ diffamazione ma un atto di denuncia, COLLETTIVO!
Alessandro Maugeri e Gioia Villanova sono due millantatori.
Organizzano delle mostre inesistenti in Giappone, a Fukuoka.
Innanzitutto pubblicizzano, su tutti i blog e forum in cui riescono ad accedere e ad avere facilmente visibilità, un loro finto bando di selezione.
Fino a poche settimane fa, per dare una parvenza di ufficialita’ alle loro truffe, usavano abusivamente i nomi di entita’ istituzionali italiane (come l’Universita’ degli Studi di Roma Tre) e locali (la Camera di Commercio Italiana in Giappone o l’istituto privato Il Centro Italiano di Fukuoka). Questo fino a quando non si sono visti arrivare le diffide ufficiali di tutte queste istituzioni.
Non ce’ nessuna selezione critica: gli artisti che alla fine partecipano senza saperlo a questo imbroglio, vengono infatti accettati automaticamente in base soltanto alla loro disponibilita’ economica.
Basta fare un piccolo esperimento e contattarli per provare a partecipare.
Gia’ dal primo contatto con loro saranno indicate le quote di partecipazione, dove destinare il versamento, le coordinate bancarie della Villanova, nonche’ la possibilita’ di effettuare un pagamento diretto senza fatturazione in modo da aggirare le tasse allo stato.
Tutto il progetto non e’ quindi soltanto ascopo di lucro, contrariamente da come viene invece pubblicizzato, ma e’ anche criminale. Spieghiamo il perche’.
Le opere vengono trasportate a mano fino in Giappone con imballaggi di fortuna. Quindi non esistono assicurazioni ne’ tanto meno garanzie (potete confermare questi dati contattando gli artisti che si sono visti tornare le opere danneggiate) contrariamente da quanto indicato dagli organizzatori nel bando.
Il bando, la promozione e le informazioni messe in rete, sempre dai due organizzatori, sono spesso contraddittorie (date,orari, patrocini ecc.).
Tutto questo per riuscire facilmente a contraddire quanto affermato prima con chiunque e in qualsiasi momento.
Le opere indipendentemente dal fatto che debbano essere gestite come pezzi di una personale o invece di una collettiva, vengono stipate in uno spazio in affitto, difficilmente raggiungibile, niente affatto prestigioso (come invece pubblicizzato dagli organizzatori). Non c’e’ nessuna volonta’ di promuovere seriamente l’evento e quindi facilitare l’afflusso di visitatori: e questo e’ gia’ ben comprensibile sulla base di quanto spiegato; non sono questi gli obiettivi degli organizzatori. La mostra rimane infatti chiusa sotto chiave anche in orari di visita, lungo tutta la durata dell’evento. Non c’e’ vernissage, non c’e’ rassega stampa, non ci sono incontri con giornalisti, gemellaggi con le istituzioni (universita’ ecc.).
Quando le opere tornano a casa le uniche fonti di riscontro sono quelle dei due organizzatori che ogni volta inventano all’uopo bugie in merito all’andamento della mostra appena conclusa: finte dichiarazioni, finte interviste realizzate sotto pseudonimo ecc..
Teniamo a precisare che il signor Maugeri e la sua controparte Villanova non hanno la benche’ minima preparazione professionale per poter affrontare, anche onestamente, la preparazione di eventi di questo tipo, in Giappone; non conoscono questo paese e non sono interessati a farlo, non conoscono la lingua, non hanno nessuna entratura economia e culturale in loco, inventato di volta in volta tutte le informazioni che gli sono necessarie. Questo in merito anche ad un immaginario pubblico giapponese e in base alle situazioni che debbono affrontare una volta tornati in Italia e dovendo illustrare lo svolgimento della mostra.
Purtroppo nonostante i numerosi raggiri a danno di molti pittori Maugeri/Villanova continuano a perseverare in questi loro meschini atti a danno soprattutto di giovani e sprovveduti artisti italiani. Finche’ non partiranno delle denunce formali i due rimarranno a piede libero.
Per ogni approfondimento vi consigliamo di consultare tutti blog in cui compaiano post in merito a queste vicende o ancora meglio di prendere contatto con le istituzioni ufficiali sopra citate: Universita’ e Consolato Italiano a Osaka.

4 commenti:

  1. ... aveva provato anche a truffare me... ma per fortuna la mia curiosità mi ha portata su internet..dove ho letto delle loro truffe...

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  2. L'UNIVERSITA' DI ROMA TRE SMENTISCE OGNI TIPO DI RAPPORTO CON MAUGERI E LE SUE INIZIATIVE

    Il testo riportato qui sotto e' la risposta ad una nostra mail in cui richiedevamo all'Universita' di Roma Tre spigazioni in merito all'esistenza o meno di una collaborazione, di un patrocinio e quindi di un coinvolgimento anche puramente formale dell'Ateneo negli (sporchi) affari di maugeri. Ecco la loro replica:

    Gentile (...)

    la informo, per opportuna conoscenza, che l'iniziativa del Signor Maugeri NON ha alcun avallo, patrocinio e/o collaborazione dell'Univeristà Roma Tre ad ALCUN titolo.

    La ringrazio della sua segnalazione e la informo che l'Ateneo procederà a prendere le misure del caso.

    Restiamo a sua disposizione per ogni ulteriore informazione.

    Cordiali saluti

    Maddalena Capobianco

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  3. Fantastico, hanno contattato anche me in questo momento.. Un paio di ricerche e ho scoperto che, come credevo, la cosa puzza di gran lunga.

    Ora [fermo restanto che siano gli stessi simpaticoni, non posso saperlo.. ma il format mi pare identico] non citano più Università di Roma, ma millantano "un progetto di promozione e sviluppo dell'Arte e Cultura Italiana e Venezuelana in Giappone". In una mostra sempre a Fukuka (dico io, cambiare no eh?) che sarebbe giunta all'11a edizione.

    bah


    Marco
    http://www.marcofama.it/

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  4. Purtroppo leggo solo ora questo blog,
    dico purtroppo perchè sono stata truffata circa 2 anni fa da Maugeri, meno male che le mie opere sono tornate indietro sane e salve.

    Una volta finita la "mostra" a Fukuoka, sono andata a Roma a riprendermi di persona i quadri, e in quel caso ho incontrato Maugeri, il quale mi chiedeva di collaborare con lui nella selezione degli artisti, ma non essendo già economicamente "pronta" non ero arruolabile nella sua "squadra"; ovviamente io ero ingenuamente in buona fede, non avevo ancora capito ma solo sospettato...quindi l'ho ascoltato per 3-4 ore, mi ha raccontato di come era andata bene la mostra a cui avevo partecipato e che i Fukuokyani si erano fatti un sacco di foto con le mie opere, e però non poteva ancora farmi avere le foto dell'evento perchè aveva un sacco di cose da fare, e me le avrebbe mostrate il giorno del finissage a Roma (mai avvenuto). Mi ha dato il flyer della mostra che hanno fatto (sempre che l'abbiano fatta) con le mie due opere, e poi mi ha chiamato telefonicamente per un sacco di tempo per collaborare con lui, ma poi ho fatto svanire tutto nel nulla, la cosa mi aveva deluso alquanto e ho fatto finta di aver dato in beneficenza i miei soldi, prendendomi la mia prima e ultima lezione di vita in campo artistico.

    Sono contenta, anche se a distanza di due anni e a truffa avvenuta, che qualcuno abbia fatto luce su questo tremendo episodio, anche se mi piacerebbe tanto avere i miei soldi "della spedizione" indietro, che avevo ricevuto come regalo da mio nonno!!

    Laura

    http://laurarambelli80.blogspot.com/

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